Il 20 maggio 2019 è la giornata mondiale delle api, proclamata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2018.
Doveroso anche per noi celebrarle. Si leggono oggi molti articoli sulle api, sulla loro importanza per l’impollinazione delle piante e quindi per la nostra sopravvivenza, su questa primavera piovosa che ha di certo compromesso il raccolto del miele di acacia e quindi le perdite economiche per chi di questo mestiere ci vive.
Io vorrei mettere l’accento semplicemente sull’ape e sulla sua organizzazione nell’alveare, nel suo essere tanto piccola quanto potente ambasciatrice della natura in tutta la sua complessità e fragilità dovuta alle abitudini umane poco rispettose degli equilibri naturali.
Avere a che fare con il mondo dell’ape per il lavoro di Eddy, mi ha messo a confronto con una regola tanto semplice quanto chiara: le api seguono i ritmi della natura, lenti a volte, veloci in altre. Se parte la stagione e le api iniziano a lavorare, bisogna fare attenzione alla sciamatura. Se il brutto tempo non permette loro di uscire e fare scorte, si deve sorvegliare che abbiano abbastanza cibo. E così il bello come il brutto tempo può condizionare la vita dell’apicoltore e della sua famiglia. Però Il mondo dell’ape è così affascinante, organizzato e complesso che avere l’opportunità di conoscerlo è stata una bellissima scoperta per me.
Consiglio sempre questo film documentario, bellissimo e con immagini dell’alveare poetiche.